All posts by gio

Risolatte di Jaya

Questa e’ una ricetta di Jaya. L’ho cambiata un po’, soprattutto mettendo molto piu’ latte e acqua di fiori d’arancio. L’ho portata l’altra sera alla cena post-pomeriggio-a-fare-le-pastiere e mi sembra che sia piaciuta molto, tranne all’Uomo Perlana per cui era troppo speziata, ma a questo si puo’ facilmente rimediare mettendo meno cardamomo.

Prendere 1/3 di tazza di riso di buona qualità, preferibilmente basmati. La farina di riso puo’ anche andare bene, ma non saprei dare le proporzioni, io ho usato il riso basmati e siccome non avevo i misurini ho fatto 100cl di riso.

Riempire il resto della tazza con acqua e lasciare ammollo per due ore. Buttare via la maggior parte dell’acqua e passare un giro al mixer. Se necessario aggiungere un po’ d’acqua e ripassare al mixer fino a che e’ una crema densa ma fine.

Aggiungere 3 tazze di latte (io ho aggiunto 300cl e adesso mi rendo conto, naturalmente, che ne avrei dovuto aggiungere 600!!! ti credo che mi e’ venuto una mappazza dopo mezzo minuto che era sul fuoco!!!) e mettere sul fuoco, io ho messo medio, e cucinare mescolando in continuazione senno’ si attacca. Ci vorranno un 20 minuti e il composto diventera’ bello denso.

A questo punto aggiungere: 1/3 di tazza di zucchero (io ho messo 100cl), 3 o 4 semi di cardamomo, sbucciati e tritati grossolanamente (io ne ho messi 4), se piace e se c’è, ½ cucchiaino di acqua di rose (io ne ho messa due cucchiai abbondanti), quasi un cucchiaio di pistacchi tritati grossolanamente, quasi un cucchiaio di mandorle tritate grossolanamente (io ne ho messi un pugnetto e mezzo per uno, e li avevo fatti tostare un po’ in padella, ne ho aggiunti 3/4; nessuno si e’ lamentato, ma forse erano un po’ troppi). Distribuire nelle coppette e spolverizzare il resto dei pistacchi e delle mandorle per decorazione e lasciar riposare per almeno 15 minuti, io poi l’ho messo in frigo.

Panna cotta

Ho seguito la ricetta di giallozafferano.it.

Io avevo un barattolino di panna da 200gr, facciamo che siano 200ml, quindi, mutata mutandis, 2 fogli di gelatina, 1/3 di baccello di vaniglia, 60gr di zucchero. Zucchero carammellato sul fondo: a detta di mami avrei dovuto usare: 3 cucchiai di zucchero, 2 di acqua, 1 di aceto, ma non avevo l’aceto. Ho messo solo l’acqua e tanto valeva che mettessi solo lo zucchero. Sono venute due formine di panna cotta e mezza, miseriaccia. Domani vediamo com’e’  venuta.

REPORT
E’ venuta tostissima quasi gommosa e, come diceva Walter Matthau in ‘E’ ricca, la sposo, l’ammazzo”: … I can feel my teeth rotting away from an excess of sugar that no amount of toothpaste can dislodge … (ho trovato solo la citazione in inglese, Corrado, aiuto!!!). PERO’ il caramello e’ diventato un buonissimo sughetto, come doveva. Quindi, secondo me, la prossima volta: meta’ gelatina, meta’ zucchero e comunque provare a fare il caramello con l’aceto.

REPORT 12.10
Ultimamente avevo provato a rifarla, ed e’ andato tutto un po’ strano.

Provando a usare molta meno colla di pesce, come suggerito sopra, la panna cotta non si e’ per niente rappresa. Tristezza. L’ho recuperata mettendo tutto in frezeer e piu’ tardi, riscaldandola a bagno maria e aggiungendo altra colla di pesce. A questo punto, non ho piu’ idea di quanta colla di pesce ho messo, ne’ quanta ce ne vorrebbe. Per di piu’, ripensandoci, avevo messo a rinvenire la colla di pesce in acqua tiepida e secondo me ne ho persa un bel po’.

Avevo fatto il caramello con l’acqua e l’aceto, ma forse ne era venuto un po’ poco. Quando ho dovuto riscaldare la panna cotta surgelata, sono riuscita a grattare via quasi tutto il caramello. L’ho rifatto mettendo il doppio dello zucchero, ma solo 3 cucchiai di acqua e solo 1 di aceto, cosi’ si e’ fatto un po’ piu’ velocemente. Forse ne e’ venuto un po’ troppo. Ma la cosa buona e’ che, siccome non ero riuscita a grattare via proprio tutto il caramello vecchio, la panna cotta e’ venuta che sapeva gia’ un po’ di caramello. Ora, l’Uomo Perlana miagolava che non si sentiva abbastanza la panna, ma diciamo non tutto, una meta’ dello zucchero si potrebbe aggiungere alla panna gia’ caramellato, da riprovare.

Pasta e fagioli

Questa sera avevo voglia di minestra, per cui ho provato a fare una pasta e fagioli e pazienza se avevo solo dei fagioli in scatola.

La ricetta di riferimento e’ quella di Allan Bay e Paola Salvatori nel loro “La cucina nazionale italiana”.

Ho fatto soffriggere uno spicchio d’aglio in abbondante olio d’oliva. Ho preso una cipolla bianca, tre coste di sedano e una carota e li ho tagliati fini e li ho aggiunti all’olio con abbondante acqua calda. Li ho fatti sobbollire per venti minuti (questo e’  praticamente il ‘soffritto all’italiana’ come lo spiega Allan Bay, cosi’  la cipolla non si brucia e non rimane indigesta, certificato dallo stomaco dell’Uomo Perlana). Poi ho aggiunto una scatoletta di fagioli borlotti scolati e sciacquati, acqua bollente fino a ricoprire il tutto e un quarto di dado. Ho fatto andare il tutto 15 minuti. A questo punto ho tirato su piu’  o meno la meta’ dei fagioli, li ho passati e ributtati dentro (qui c’e’ stato un mezzo incidente con lo schiacciapatate, ma sopravvolo che senno’ di apre una discussione dolorosa). Devo dire che ero un po’ preoccupata, perche’ a questo punto la minestra sembrava una minestra di soffritto con qualche fagiolo. Ma ho perseverato e ho fatto andare la minestra altri 15 minuti. Nel frattempo, avevo messo su dell’ acqua salata, come per fare la pasta, e con un altro quarto di dado dentro e ci avevo fatto cuocere 100gr di ditalini di farro (bio della Spar) per 10 minuti. Scolati, li ho buttati nella minestra a cinque minuti dalla fine cottura. Ho aggiunto un due pizzichi di sale e uno di pepe per regolare. Ho lasciato li’ la minestra quei 5 minuti intanto che telefonavano papa’ e mamma, e quindi forse i ditalini lhanno assorbito un po’ il liquido, perche’ era appena un po’ asciutta. Servita con un filo d’olio a crudo, non era per niente male, nonostante i faglioli in scatola. Speravo di averne fatta per due volte, ma ne e’ venuta solo una porzione molto abbondante (da piatto unico, praticamente). Adesso che ci penso, la ricetta di Allan Bay chiamava 400gr di fagioli, ma, se il contenuto di una scatoletta e’ di 400gr, una volta scolati sono 250gr. No wonder che i 200gr di pasta chiamati dalla ricetta mi sembrassero troppi. Io ne ho messo 100 e gia’ erano troppi, la prossima volta ne farei 75gr. E no wonder che i fagioli annegassero nel soffritto, che invece era nelle proporzioni per quattro persone! Bon, tutto e’  bene quel che finisce bene, a noi come proporzioni non dispiacevano.

AGGIORNAMENTO DEL 27 NOVEMBRE 2010
La minestra fatta con i fagioli in scatola era ok, pero’ si sentiva e ci ho messo un po’ per comprare i fagioli borlotti secchi in Italia e provare a farla con i fagioli secchi. Oggi e’ gia’ la seconda volta che proviamo, ed e’ venuta davvero bene. Mettiamo i fagioli a bagno in acqua fredda per almeno 24 ore, lo so che Allan Bay dice di meno, ma meglio tenersi sul sicuro.

Il problem al momento e’ la quantita’: l’altra volta ho fatto 150gr di fagioli secchi, e sembrava davvero un po’ poco. Questa volta l’Uomo Perlana ne ha messi a mollo 400gr, e ne e’ venuta oggettivamente una vagonata. Diciamo che un compromesso per un giro di minestra tipo piatto unico potrebbe essere 200gr.

Su internet ci sono intere disquisizioni su come bisognerebbe cucinare i fagioli. Siccome non esiste che posso cucinarre i fagioli per tre ore, le ignoro tutte tranne il fatto di non aggiungere assolutamente sale durante la cottura dei fagioli. Cuciniamo i fagioli in pentola a pressione per 40′ dal fischio, dovrebbe essere di meno, ma abbiamo provato l’altra volta e 40′ e’ il minimo.

L’altra volta avevo messo tre cubetti surgelati di soffritto all’italiana, quindi oggi ne ho messi otto. Gia’ l’altra volta erano ottimi, ma questa volta ho aggiunto 60gr di pancetta (di quella che si trova qui in Austria, cruda), super.

Ho cucinato 100gr di ditalini rigati in acqua bollente con mezzo dado, li ho scolati mettendo da parte il ‘brodo’. Ho aggiunto ai ditalini un tre/quattro mestolate di fagioli con la loro acqua di cottura e appena un po’ del brodo, sale e rosmarino, ho dimenticato un po’ di pepe. I ditalini erano decisamente troppi (come per altro avevo gia’ scritto), bisogna fare 75gr. Era un po’ tardi, quindi mi sono dimenticata di provare, come dice Lino Cucinella in ‘Ricette raccontate – Veneto’, a far cucinare la pasta lasciandola mezz’ora a fuoco spento nei fagioli oortati a bollore.

L’altra volta avevo seguito il consiglio di Allan Bay che prevedeva l’aggiunta di un soffritto di aglio, prezzemolo e salvia alla fine. Bah. Questa volta era piu’ semplice e meglio. Pero’ l’altra volta avevo passato meta’ dei fagioli e questa volta no, ma con i fagioli passati e’ decisamente meglio.

Maionese

Aggiornamento versione con minipimer

Nel bicchiere, nell’ordine: un uovo, pizzico di sale, 1 cucchiaio e mezzo di aceto di mele, mezzo cucchiaio di succo di limone, 2 o 3 cucchiai di olio di oliva, olio di semi di girasole fino a ricoprire almeno tre volte l’uovo.

Azionare il minipimer partendo dal fondo spostando in alto man mano che la maionese si addensa.

Precedentemente…

Stasera l’Uomo Perlana ha fatto la maionese! Dopo quattro tuorli buttati, ha trovato la ricetta delle istruzioni per l’uso del minipimer che come proporzioni da: 1 uovo e 250ml di olio, meta’ di semi e meta’ d’oliva, piu’ un pizzico di sale e nove gocce di limone (l’Uomo Perlana mette sempre nove gocce di limone). E’ venuta buonissima, seppure un po’ verdolina (troppo olio d’oliva, bisognera’ cambiare un po’ le proporzioni, forse anche un po’ meno), un po’ senza sale (bisognera’ mettercene almeno tre volte tanto) e forse anche con un po’ poco limone (dieci gocce? … dice: quindici, va!).

Pasta con i fagioli

Questa l’ha fatta l’Uomo Perlana. E’ cosi’ diversa da come noi intendiamo pasta e faglioli a casa (che e’ praticamente una minestra densa) che non capivo proprio cosa voleva fare all’inizio.

Ho soffritto una cipolla media seguendo il metodo spiegato da Allan Bay in “Cuochi si diventa”, cioe’ aggiungendo acqua all’olio e facendo stufare la cipolla a fuoco molto basso. Quando e’ stata pronta ho aggiunto una costa di sedano tagliata a fettine sottili, e una scatola di fagioli cannellini, scolati e sciacquati (diceva il barattolo che c’erano 250gr di fagioli dentro). Nel frattempo l’Uomo Perlana aveva messo a bollire l’acqua, salata e abbiamo fatto sui 220gr di pasta tra schiaffoni e casarecce della Garofolo. Quando la pasta e’ stata pronta, l’Uomo Perlana l’ha scolata e mescolata ai fagioli. Poi siamo andati a nanna. Il giorno dopo a pranzo, l’Uomo Perlana ha fatto soffriggere uno spicchio di aglio nell’olio e poi ci ha fatto saltare e scaldare il tutto con una bella spolverata di pepe! Buona!!!

Le casarecce non avevano tenuto benissimo, e ‘il fagiolo non si sente’, forse dovremmo cercare qualche altro aroma? Da rifare, senz’altro!