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Scialatielli

scialatielli crudi

 

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di farina “00” oppure 150 g di farina “00” e 150 g di semola di grano duro
  • 1 uovo intero
  • 2 foglie di basilico tritato
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaio di pecorino grattugiato
  • pepe di mulinello
  • 100 grammi di latte intero
  • sale q.b.

 

Preparazione
Preparare un impasto con tutti gli ingredienti e farlo riposare per 30 minuti.
Stendere la pasta con il mattarello, formare una sfoglia di circa 5 mm. di spessore e tagliarla in fettucce di circa 10 cm. di lunghezza e 4 mm. di larghezza.

Spaghetti all’Amatriciana

Ingredienti (dosi per 4 persone):

  • 500 g di spaghetti (anche i bucatini vanno bene)
  • 125 g di guanciale (la pancetta é troppo magra e sa di affumicato…)
  • un cucchiaio di olio di oliva extravergine
  • un dito di vino bianco secco
  • 6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati
  • un pezzetto di peperoncino
  • 100 g di pecorino grattugiato
  • sale

Procedimento:

Mettere in una padella l’olio d’oliva, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti.

Rosolare a fuoco vivo (senza farli diventare duri o croccanti).

Aggiungere il vino e farlo sfumare.

Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo, si evita il rischio di farli
diventare troppo secchi e salati e resteranno più morbidi e saporiti.

Unire i pomodori, aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco.

Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa.

Lessare intanto la pasta, bene al dente, in abbondante acqua salata.

Scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato.

Attendere qualche secondo e poi versare la salsa.

Rigirare e per chi lo desiderasse, passare a parte altro pecorino.

 

 

Ricetta originale del Comune di Amatrice.

 

Pad thai

La ricetta di riferimento e’ quella di chow.com, ma siccome non ero sicura che ci piacesse il tamarindo, non ci piace il tofu, non troviamo i ‘chinese chives’, etc, ne e’ uscita una versione molto semplificata.

La prima parte, e la piu’ lunga, e’ preparare tutti gli ingredienti.
Bollire l’acqua per i noodle (132gr), togliere dal fuoco, buttarci dentro i noodle, lasciare li’ 5 minuti mescolando di tanto in tanto che non si attacchino, scolare e mettere da parte.

Nel frattempo, mettere a dorare 3 cucchiai di arachidi, farne granella, ripassarli un altro po’ in padella e mettere da parte.

In una scodella, mescolare 3 cucchiai di acqua, 2 cucchiai di fish sauce, 2 cucchiai di zucchero di canna e mettere da parte. Avendo letto i forum, ma con il feedback dell’Uomo Perlana (la fish sauce e’ molto forte … ma dove?): 2 fish sauce, 2 zucchero, 2 rice wine, 2 acqua.

Sgusciare lasciando le code e svenare 8 gamberoni, e fare un taglio sul dietro per lungo, senza tagliare completamentene mettere da parte.

Pesare, lavare e asciugare 84gr di germogli di soia. Diciamo 100gr, va benissimo.

Sbattere due uova.

Pulire uno spicchio di aglio.

Ora si puo’ cominciare a cucinare.

Scaldare l’olio nel wok a fuoco medio alto (tipo 7?), buttarci i gamberi, salarli un po’, farli saltare per 3 minuti, toglierli dalla wok e metterli da parte.

Aggiungere l’aglio e un po’ di peperoncino, farli saltare per mezzo minuto.

Aggiungere i noodle e girare per mezzo minuto.

Aggiungere la salsa, mescolare, aggiungere META’ dei germogli di soia e girare per un paio di minuti ‘fino a
che i noodles siano ben ricoperti di salsa’.

Mettere i noddle da una parte della wok, versare le uova nello spazio vuoto e fare andare un minuto girandole spesso (tipo ‘scramble’).

Aggiungere i gamberoni e girare tutto per un minuto.

Servire cospargendo con la granella di arachidi, l’altra meta’ dei germogli di soia e un paio di spicchi di lime a testa.

E’ venuto buono, ma un po’ blando. Forse manca davvero il tamarindo, almeno un pochettino. Ghe vorra’ provar.

Carbonara

Piatto sciué sciué (veloce) da fare quando si ha solo mezz’ora per cucinare e mangiare…

Ingredienti (per 4 porzioni)

  • Guanciale 150 gr.
  • Olio 3 cucchiai
  • Pecorino 100 gr.
  • Pepe
  • Spaghetti 400 gr.
  • Uova: 4 tuorli + 1 intero

Procedimento
Ho messo sul fuoco la pentola con l’acqua e un po’ di sale per gli spaghetti che ho aggiunto quando ha raggiunto bollore.

Nel frattempo ho tagliato il guanciale a listarelle, l’ho messo in un tegame con l´olio e l’ho soffritto fino a quando il grasso è diventato trasparente e un po’ croccantino (moooolto poco).

Ho sbattuto intanto le uova in una scodella e ho aggiunto il pepe e un pizzico di sale (non troppo perché il pecorino è salato già di suo).

Ho grattugiato il pecorino direttamente nella ciotola grande per la pasta.

Ho scolato la pasta e l’ho versata sul pecorino nella ciotola e ho girato finché il pecorino si è sciolto un po’. Ho poi aggiunto le uova sbattute e il guanciale amalgamando il tutto.

Ho impiattato e ho aggiunto un po’ di pecorino grattugiato e un pepe (a chi piace…).

A secondo dei gusti si potrebbe variare e fare metà pecorino e metà parmigiano, oppure sostituire gli spaghetti con i bucatini.

Pasta e ceci

La ricetta di riferimento e’ quella su “La cucina nazionale italiana” di Allan Bay e Paola Salvatori.

Ho messo in ammollo 200gr di ceci per piu’  di 24 ore. Poi nella pentola a pressione ho fatto soffriggere uno spicchio d’aglio tagliato a meta’ in abbodante olio d’oliva e due bei pizzichi di rosmarino (la ricetta richiederebbe il rosmarino fresco), ho fatto saltare i ceci scolati per un paio di minuti, aggiunto acqua fino a ricoprirli per bene, due foglie di alloro, tolta una meta’ dell’aglio e chiuso la pentola a pressione. Ho fatto andare per 3/4 d’ora dal fischio e lasciata scendere la pressione raffreddandosi.

Un paio di giorni dopo ho fatto riscaldare i ceci. A parte ho cucinato 115gr di midolline in acqua e mezzo dado. Ne e’ venuta una quantita’ strabordante di cui buona meta’ e’ andata a Laki. Ho fatto saltare due filetti di acciughe sotto olio (la ricetta richiederebbe pasta d’acciughe, ma qui non si trova) in un pentolino con un po’ dell’acqua di cottura dei ceci che era abbastanza oleosetta e quando erano belle spappolate le ho aggiunte ai ceci. A questo punto ho aggiunto il sale. Non so che cosa mi e’ preso di aggiungerne tanto quanto ne aggiungo nel minestrone (di solito quella bella pentola a pressione piena), cioe’ 4 pizzichi di sale grosso. Naturalmente e’ venuto salatissimo. Ho dovuto aggiungere un sacco di acqua calda dal bollitore. Purtroppo non ho un gran che di idea di quanta, perche’ mi stavo regolando sul sapore, sicuramente piu’ di mezzo litro, direi 750ml. Pero’ tutto sommato e’ andata bene perche’ come quantita’ di brodo per la minestra, ci voleva, forse appena un po’ di meno. Ho aggiunto la pastina e ho servito, con un po’ di olio a crudo e pepe.

Non e’ venuta niente male. A parte il sale, bisognerebbe provare a mettere piu’ acqua quando si mettono a cucinare i ceci, cosi’ da avere piu’  brodo di cottura saporito e da non dover aggiungere acqua dopo. L’altra cosa sarebbe di aggiungere le acciughe e il sale ai ceci subito dopo che sono cucinati, cosicche’ se si lasciano li’ per usarli il giorno dopo etc, si insaporisce tutto meglio. Sulla quantita’ della pastina non mi pronuncio. A parte che ci vorrebbero ditalini o cannolicchi, io non sono ancora riuscita a capire come si misura la pasta da brodo.