Pasta e ceci

La ricetta di riferimento e’ quella su “La cucina nazionale italiana” di Allan Bay e Paola Salvatori.

Ho messo in ammollo 200gr di ceci per piu’  di 24 ore. Poi nella pentola a pressione ho fatto soffriggere uno spicchio d’aglio tagliato a meta’ in abbodante olio d’oliva e due bei pizzichi di rosmarino (la ricetta richiederebbe il rosmarino fresco), ho fatto saltare i ceci scolati per un paio di minuti, aggiunto acqua fino a ricoprirli per bene, due foglie di alloro, tolta una meta’ dell’aglio e chiuso la pentola a pressione. Ho fatto andare per 3/4 d’ora dal fischio e lasciata scendere la pressione raffreddandosi.

Un paio di giorni dopo ho fatto riscaldare i ceci. A parte ho cucinato 115gr di midolline in acqua e mezzo dado. Ne e’ venuta una quantita’ strabordante di cui buona meta’ e’ andata a Laki. Ho fatto saltare due filetti di acciughe sotto olio (la ricetta richiederebbe pasta d’acciughe, ma qui non si trova) in un pentolino con un po’ dell’acqua di cottura dei ceci che era abbastanza oleosetta e quando erano belle spappolate le ho aggiunte ai ceci. A questo punto ho aggiunto il sale. Non so che cosa mi e’ preso di aggiungerne tanto quanto ne aggiungo nel minestrone (di solito quella bella pentola a pressione piena), cioe’ 4 pizzichi di sale grosso. Naturalmente e’ venuto salatissimo. Ho dovuto aggiungere un sacco di acqua calda dal bollitore. Purtroppo non ho un gran che di idea di quanta, perche’ mi stavo regolando sul sapore, sicuramente piu’ di mezzo litro, direi 750ml. Pero’ tutto sommato e’ andata bene perche’ come quantita’ di brodo per la minestra, ci voleva, forse appena un po’ di meno. Ho aggiunto la pastina e ho servito, con un po’ di olio a crudo e pepe.

Non e’ venuta niente male. A parte il sale, bisognerebbe provare a mettere piu’ acqua quando si mettono a cucinare i ceci, cosi’ da avere piu’  brodo di cottura saporito e da non dover aggiungere acqua dopo. L’altra cosa sarebbe di aggiungere le acciughe e il sale ai ceci subito dopo che sono cucinati, cosicche’ se si lasciano li’ per usarli il giorno dopo etc, si insaporisce tutto meglio. Sulla quantita’ della pastina non mi pronuncio. A parte che ci vorrebbero ditalini o cannolicchi, io non sono ancora riuscita a capire come si misura la pasta da brodo.

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.