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Ribollita

Ingredienti

Per i fagioli lessati:

  • 200 grammi di fagioli cannellini secchi
  • mezza cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 1 spicchio d’aglio

Per la zuppa:

  • 250 grammi di cavolo nero
  • 150 grammi tra cavolo cappuccio (assente in fotografia), bieta (assente in fotografia), cavolo verza… Le dosi per i vari cavoli sono molto indicative.
  • 1 carota media
  • 2 patate medie
  • mezza cipolla bianca o dorata
  • 2 pomodori pelati
  • pane toscano raffermo tagliato a fette
  • olio extra vergine d’oliva
  • sale
  • pepe nero macinato sul momento
  • timo (pepolino)

Il giorno prima

Pulire in acqua i fagioli. Scolarli.
Mettere in ammollo i fagioli in abbondante acqua fredda per almeno 12 ore.

Effettuato l’ammollo, versare i fagioli con la loro acqua in una pentola assieme alla cipolla, tagliata in quarti, al gambo di sedano, tagliato in 2-3 pezzi, e allo spicchio d’aglio spellato.

Far bollire, su fuoco moderato, i fagioli finché saranno lessati. Vanno lessati col coperchio semichiuso. Saranno necessari 60-90 minuti.

Conservare i fagioli e la loro acqua di cottura.
Cipolla, sedano ed aglio vanno eliminati.

La zuppa

E’ tempo di preparare la zuppa.

Tritare la cipolla e tagliare a dadini la carota e le patate spellate.

Pulire il cavolo nero, cappuccio e verza, come pure l’eventuale bieta.

Eliminare la parte centrale del cavolo nero.

Tagliare a striscioline le foglie dei vari cavoli e della bieta.

Versare 2-3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva in una capiente pentola.

Unire cipolla, carota e patate e farle ammorbidire a fiamma moderata.

Aggiungere le striscioline di cavoli nero, cappuccio, verza e della bieta. Mescolare.

Infine, aggiungere i pomodori pelati tagliati a pezzettini.

Coprire le verdure con l’acqua di cottura dei fagioli.

Far sobbollire il tutto per 45 minuti.

Se fosse necessario, aggiungere altra acqua di cottura.

Ridurre in purea due terzi dei fagioli.

Aggiungere la purea (dopo i 45 minuti) e continuare la cottura per altri 30 circa.

Verso la fine aggiungere i fagioli interi ed aggiustare di sale.

Nella zuppiera fare un primo strato di fette di pane.

Versare sopra una mestolata di minestra. Aggiungere altro pane e sopra di questo altra minestra. Così fino a che gli ingredienti non sono finiti.

Lasciar riposare.

Il giorno dopo: si fa la ribollita

Riscaldare il pane con la zuppa in padella (di ferro).
Servire la ribollita calda o tiepida con un filo d’olio extra vergine d’oliva sopra, una spolverata di pepe macinato sul momento e del timo.

Pasta e fagioli

Questa sera avevo voglia di minestra, per cui ho provato a fare una pasta e fagioli e pazienza se avevo solo dei fagioli in scatola.

La ricetta di riferimento e’ quella di Allan Bay e Paola Salvatori nel loro “La cucina nazionale italiana”.

Ho fatto soffriggere uno spicchio d’aglio in abbondante olio d’oliva. Ho preso una cipolla bianca, tre coste di sedano e una carota e li ho tagliati fini e li ho aggiunti all’olio con abbondante acqua calda. Li ho fatti sobbollire per venti minuti (questo e’  praticamente il ‘soffritto all’italiana’ come lo spiega Allan Bay, cosi’  la cipolla non si brucia e non rimane indigesta, certificato dallo stomaco dell’Uomo Perlana). Poi ho aggiunto una scatoletta di fagioli borlotti scolati e sciacquati, acqua bollente fino a ricoprire il tutto e un quarto di dado. Ho fatto andare il tutto 15 minuti. A questo punto ho tirato su piu’  o meno la meta’ dei fagioli, li ho passati e ributtati dentro (qui c’e’ stato un mezzo incidente con lo schiacciapatate, ma sopravvolo che senno’ di apre una discussione dolorosa). Devo dire che ero un po’ preoccupata, perche’ a questo punto la minestra sembrava una minestra di soffritto con qualche fagiolo. Ma ho perseverato e ho fatto andare la minestra altri 15 minuti. Nel frattempo, avevo messo su dell’ acqua salata, come per fare la pasta, e con un altro quarto di dado dentro e ci avevo fatto cuocere 100gr di ditalini di farro (bio della Spar) per 10 minuti. Scolati, li ho buttati nella minestra a cinque minuti dalla fine cottura. Ho aggiunto un due pizzichi di sale e uno di pepe per regolare. Ho lasciato li’ la minestra quei 5 minuti intanto che telefonavano papa’ e mamma, e quindi forse i ditalini lhanno assorbito un po’ il liquido, perche’ era appena un po’ asciutta. Servita con un filo d’olio a crudo, non era per niente male, nonostante i faglioli in scatola. Speravo di averne fatta per due volte, ma ne e’ venuta solo una porzione molto abbondante (da piatto unico, praticamente). Adesso che ci penso, la ricetta di Allan Bay chiamava 400gr di fagioli, ma, se il contenuto di una scatoletta e’ di 400gr, una volta scolati sono 250gr. No wonder che i 200gr di pasta chiamati dalla ricetta mi sembrassero troppi. Io ne ho messo 100 e gia’ erano troppi, la prossima volta ne farei 75gr. E no wonder che i fagioli annegassero nel soffritto, che invece era nelle proporzioni per quattro persone! Bon, tutto e’  bene quel che finisce bene, a noi come proporzioni non dispiacevano.

AGGIORNAMENTO DEL 27 NOVEMBRE 2010
La minestra fatta con i fagioli in scatola era ok, pero’ si sentiva e ci ho messo un po’ per comprare i fagioli borlotti secchi in Italia e provare a farla con i fagioli secchi. Oggi e’ gia’ la seconda volta che proviamo, ed e’ venuta davvero bene. Mettiamo i fagioli a bagno in acqua fredda per almeno 24 ore, lo so che Allan Bay dice di meno, ma meglio tenersi sul sicuro.

Il problem al momento e’ la quantita’: l’altra volta ho fatto 150gr di fagioli secchi, e sembrava davvero un po’ poco. Questa volta l’Uomo Perlana ne ha messi a mollo 400gr, e ne e’ venuta oggettivamente una vagonata. Diciamo che un compromesso per un giro di minestra tipo piatto unico potrebbe essere 200gr.

Su internet ci sono intere disquisizioni su come bisognerebbe cucinare i fagioli. Siccome non esiste che posso cucinarre i fagioli per tre ore, le ignoro tutte tranne il fatto di non aggiungere assolutamente sale durante la cottura dei fagioli. Cuciniamo i fagioli in pentola a pressione per 40′ dal fischio, dovrebbe essere di meno, ma abbiamo provato l’altra volta e 40′ e’ il minimo.

L’altra volta avevo messo tre cubetti surgelati di soffritto all’italiana, quindi oggi ne ho messi otto. Gia’ l’altra volta erano ottimi, ma questa volta ho aggiunto 60gr di pancetta (di quella che si trova qui in Austria, cruda), super.

Ho cucinato 100gr di ditalini rigati in acqua bollente con mezzo dado, li ho scolati mettendo da parte il ‘brodo’. Ho aggiunto ai ditalini un tre/quattro mestolate di fagioli con la loro acqua di cottura e appena un po’ del brodo, sale e rosmarino, ho dimenticato un po’ di pepe. I ditalini erano decisamente troppi (come per altro avevo gia’ scritto), bisogna fare 75gr. Era un po’ tardi, quindi mi sono dimenticata di provare, come dice Lino Cucinella in ‘Ricette raccontate – Veneto’, a far cucinare la pasta lasciandola mezz’ora a fuoco spento nei fagioli oortati a bollore.

L’altra volta avevo seguito il consiglio di Allan Bay che prevedeva l’aggiunta di un soffritto di aglio, prezzemolo e salvia alla fine. Bah. Questa volta era piu’ semplice e meglio. Pero’ l’altra volta avevo passato meta’ dei fagioli e questa volta no, ma con i fagioli passati e’ decisamente meglio.

Pasta con i fagioli

Questa l’ha fatta l’Uomo Perlana. E’ cosi’ diversa da come noi intendiamo pasta e faglioli a casa (che e’ praticamente una minestra densa) che non capivo proprio cosa voleva fare all’inizio.

Ho soffritto una cipolla media seguendo il metodo spiegato da Allan Bay in “Cuochi si diventa”, cioe’ aggiungendo acqua all’olio e facendo stufare la cipolla a fuoco molto basso. Quando e’ stata pronta ho aggiunto una costa di sedano tagliata a fettine sottili, e una scatola di fagioli cannellini, scolati e sciacquati (diceva il barattolo che c’erano 250gr di fagioli dentro). Nel frattempo l’Uomo Perlana aveva messo a bollire l’acqua, salata e abbiamo fatto sui 220gr di pasta tra schiaffoni e casarecce della Garofolo. Quando la pasta e’ stata pronta, l’Uomo Perlana l’ha scolata e mescolata ai fagioli. Poi siamo andati a nanna. Il giorno dopo a pranzo, l’Uomo Perlana ha fatto soffriggere uno spicchio di aglio nell’olio e poi ci ha fatto saltare e scaldare il tutto con una bella spolverata di pepe! Buona!!!

Le casarecce non avevano tenuto benissimo, e ‘il fagiolo non si sente’, forse dovremmo cercare qualche altro aroma? Da rifare, senz’altro!