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Panna cotta al caffe’

Veramente io volevo fare una panna cotta bicolore alla cioccolata bianca e nera per Elaine che doveva fare l’esame di matematica, la cui ricetta avevo trovato sul Guardian, ma poi mi ero dimenticata di dire all’Uomo Perlana di comprare la cioccolata bianca, e poi non avevo neanche tanto tempo, per cui mi ero concentrata a fare solo lo strato di cioccolato nero. Alla fine e’ venuto buono, ma sapeva soprattutto di caffe’, quindi diciamo che e’ una panna cotta al caffe’. E’ un dolce davvero velocissimo da fare. Praticamente si mettono a bagno in acqua fredda 3 fogli di gelatina. Nel frattempo di mettono a scaldare a fuoco medio:

200 ml di latte
150 ml di panna
100 gr di cioccolata nera
25 gr di zucchero
3 cucchiaini di caffe’ (la ricetta originale diceva: 25 gr di caffe’ o 3 cucchiaini di caffe’ istantaneo; ora, un cucchiaino di caffe’ era 2/3 gr, non potevo pensare di doverne mettere 10-12, per cui ne ho messi solo 3 e gia’ cosi’ il sapore dominante era il caffe’, io ho usato l’Illy Moka, che e’ quello che usiamo a casa).

Quando la miscela e’ bella calda, non occorre che bolla, si strizza la gelatina, si mette dentro e si mescola bene. Poi si passa a un colino fino fino e si versa nelle ciotoline, io ne ho fatte 3 da un 100 – 120 ml l’una. Poi si lascia raffreddare in frigo quelle 3 ore almeno. Fatto.

La ricetta originale ha uno strato cosi’ e uno uguale, solo con la cioccolata bianca, e caramello sul fondo. Chissa’ come viene … e come fanno a tenersi separati i due strati (non c’era una foto)? Prima o poi la provero’. Per altro si potrebbe provare a fare questo SOLO con la panna e/o con meno caffe’. Devo dire che era buona, e cosi’ veloce che era BUONISSIMA, come direbbe mami, pero’, non so, le mancava un certo non so che.

Panna cotta

600gr di panna
3 fogli di gelatina e 1/4
60gr di zucchero
1 cucchiaino di essenza di vaniglia

per il caramello
6 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di acqua
1 cucchiaio di aceto

Vengono fuori un bel po’ di porzioni, ma non ho mai provato con le coppette, per cui non saprei dire quante. Con queste proporzioni, ci siamo serviti otto volte abbondantemente.

Mettere i fogli di gelatina in acqua fredda.

Mettere in una pentola la panna, lo zucchero e l’essenza di vaniglia e far scaldare a fuoco basso. Non deve bollire. Io uso l’essenza di vaniglia, ma solo perche’ mi e’ facile trovare quella pura naturale. Le fialette che danno il gusto di vaniglia non sono un gran che, allora e’ molto meglio usare il baccello di vaniglia vero e proprio, che bisogna aprire per meta’ e togliere a fine cottura.

In un altro pentolino, far andare lo zucchero, l’acqua e l’aceto a fuoco bello vivo fino a che non si e’ formato il caramello, di un colore bello oro bruno. Versare nelle coppette o nella ciotola dove sara’ servita la panna cotta. Non tentare MAI di assaggiare, e’ ustionante.

Quando la panna sara’ bella calda, togliere dal fuoco, strizzare i fogli di gelatina, aggiungerli alla panna e mescolare fino a che non siano dissolti.

Lasciar raffreddare e mettere in frigo per almeno un tre/ quattro ore. In realta’, questo tempo e’ sufficiente perche’ la panna si rapprenda, ma non perche’ il caramello si sciolga e faccia il sughetto. Per questo bisogna fare la panna cotta la sera prima per il pranzo o la mattina presto per la cena. Le dosi di gelatina sono relativamente basse, quindi questa e’ una panna cotta che rimane molto morbida.

Mousse al cioccolato

Versione 1


Ingredienti

  • Una noce di burro
  • Una tazzina di caffe`
  • 100g di cioccolato fondente
  • 2 tuorli
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 200g di panna da montare oppure 2 chiare montate oppure entrambe
  • opzionale: un cucchiaino di peperoncino in polvere

Preparazione

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con la tazzina di caffè. Quando è ben sciolto e amalgamato, togliere dal fuoco e amalgamare la noce di burro. Quando ben amalgamato, aggiungere e amalgamare i due tuorli. Aggiungere il peperoncino.

Montare la panna montata e/o Montare gli albumi con un pizzico di sale. E aggiungere lo zucchero velato.

Incorporare la panna e/o gli albumi montati a neve.

Mettere il composto nei recipienti in cui sarà servita e lasciare in frigo per una decina d’ore. Possibile aggiungere panna montata e/o fragole.

Versione 2


Questa versione usa una crema inglese come base e panna fresca montata.

Ingredienti

  • 200g di cioccolato fondente al 70%
  • 550g di panna fresca liquida
  • 160g di tuorli (circa 10 uova medie)
  • 100g di latte intero
  • 20g di glucosio o miele di acacia

Preparazione

Tritare il cioccolato fondente e trasferirlo in una ciotola.

Per la crema inglese, in un tegame antiaderente versare i tuorli, il miele, il latte e mescolare con una marisa. Accendere il fuoco e mescolare in continuazione con un frustino morbido. La cottura sarà molto rapida, deve raggiungere gli 82°. Utilizzare un termometro da cucina perché è molto importante raggiungere la temperatura esatta.

Appena sarà cotta versare sul cioccolato e mescolare con il frustino, fino a che il cioccolato sarà completamente fuso. La crema dovrà risultare lucida. A questo punto lavorare la crema con un mixer ad immersione fino a che non sarà liscia e lucida.

Adesso montare rapidamente la panna. Non dovrà essere a neve, ma molto morbida. Unirne poca all’interno della crema al cioccolato e mescolare con una frusta per unificare la densità del cioccolato.

Aggiungere la panna restante in altre 2 volte mescolando energicamente e facendo dei movimenti rotatori dal basso verso l’alto. La mousse al cioccolato è ora pronta.

Panna cotta

Ho seguito la ricetta di giallozafferano.it.

Io avevo un barattolino di panna da 200gr, facciamo che siano 200ml, quindi, mutata mutandis, 2 fogli di gelatina, 1/3 di baccello di vaniglia, 60gr di zucchero. Zucchero carammellato sul fondo: a detta di mami avrei dovuto usare: 3 cucchiai di zucchero, 2 di acqua, 1 di aceto, ma non avevo l’aceto. Ho messo solo l’acqua e tanto valeva che mettessi solo lo zucchero. Sono venute due formine di panna cotta e mezza, miseriaccia. Domani vediamo com’e’  venuta.

REPORT
E’ venuta tostissima quasi gommosa e, come diceva Walter Matthau in ‘E’ ricca, la sposo, l’ammazzo”: … I can feel my teeth rotting away from an excess of sugar that no amount of toothpaste can dislodge … (ho trovato solo la citazione in inglese, Corrado, aiuto!!!). PERO’ il caramello e’ diventato un buonissimo sughetto, come doveva. Quindi, secondo me, la prossima volta: meta’ gelatina, meta’ zucchero e comunque provare a fare il caramello con l’aceto.

REPORT 12.10
Ultimamente avevo provato a rifarla, ed e’ andato tutto un po’ strano.

Provando a usare molta meno colla di pesce, come suggerito sopra, la panna cotta non si e’ per niente rappresa. Tristezza. L’ho recuperata mettendo tutto in frezeer e piu’ tardi, riscaldandola a bagno maria e aggiungendo altra colla di pesce. A questo punto, non ho piu’ idea di quanta colla di pesce ho messo, ne’ quanta ce ne vorrebbe. Per di piu’, ripensandoci, avevo messo a rinvenire la colla di pesce in acqua tiepida e secondo me ne ho persa un bel po’.

Avevo fatto il caramello con l’acqua e l’aceto, ma forse ne era venuto un po’ poco. Quando ho dovuto riscaldare la panna cotta surgelata, sono riuscita a grattare via quasi tutto il caramello. L’ho rifatto mettendo il doppio dello zucchero, ma solo 3 cucchiai di acqua e solo 1 di aceto, cosi’ si e’ fatto un po’ piu’ velocemente. Forse ne e’ venuto un po’ troppo. Ma la cosa buona e’ che, siccome non ero riuscita a grattare via proprio tutto il caramello vecchio, la panna cotta e’ venuta che sapeva gia’ un po’ di caramello. Ora, l’Uomo Perlana miagolava che non si sentiva abbastanza la panna, ma diciamo non tutto, una meta’ dello zucchero si potrebbe aggiungere alla panna gia’ caramellato, da riprovare.